La ricorrenza

8 marzo: i Carabinieri di Cantù rinnovano l'impegno nella lotta alla violenza sulle donne

Le stazioni, con l’impiego del personale femminile in servizio, hanno proceduto ad un’attenta prevenzione, sensibilizzazione e repressione dei reati che riguardano in particolare gli atti persecutori, i maltrattamenti in famiglia e le violenze in genere su donne e minori

8 marzo: i Carabinieri di Cantù rinnovano l'impegno nella lotta alla violenza sulle donne
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Anche quest'anno, come ormai da tradizione, la Compagnia dei Carabinieri di Cantù, comandata dal Capitano Christian Tapparo, in occasione della ricorrenza dell’8 marzo rinnova il proprio impegno nella lotta alla violenza verso le donne e i minori, ricordando gli stretti contatti con le varie organizzazioni pubbliche e di volontariato, elementi essenziali a gestire in modo adeguato questo tipo di reati.

8 marzo: i Carabinieri di Cantù rinnovano l'impegno nella lotta alla violenza sulle donne

Le Stazioni dei Carabinieri dipendenti e la Tenenza di Mariano Comense, con l’impiego del personale femminile in servizio, hanno proceduto ad un’attenta prevenzione, sensibilizzazione e repressione dei reati che riguardano in particolare gli atti persecutori, i maltrattamenti in famiglia e le violenze in genere su donne e minori.

Nel corso degli ultimi mesi i vari reparti dipendenti hanno proceduto in circa venti casi di reati di questo genere, di cui 12 con violenza sessuale su maggiorenni e 5 con violenza sessuale su minori di 14 anni, denunciando 10 persone all’Autorità giudiziaria.

In tutti i casi si è proceduto all’applicazione della legge nr. 69/2019 denominata: “codice rosso o del revenge porn”, che garantisce maggiore tutela alle vittime di violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti, diffusione non autorizzata di immagini sessualmente compromettenti e deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.

Con questa legge, a seguito di denuncia, la polizia giudiziaria deve attivarsi immediatamente, con l’obbiettivo specifico di garantire l’immediata instaurazione del procedimento e di eventuali provvedimenti protettivi o di non avvicinamento alla vittima del reato.

In seguito alla segnalazione all’autorità giudiziaria, i militari hanno attuato le severe norme previste dal: “codice rosso”, e con l’aiuto delle varie Associazioni presenti sul territorio, hanno garantito protezione e sostegno alle vittime.

I consigli anti-stalking

  • Informarsi sull'argomento e adottare dei comportamenti tesi a scoraggiare, fin dall'inizio, lo stalker; cercare di non reagire agli atti persecutori con paura, rabbia o minacce, in quanto si potrebbe rafforzare la motivazione del molestatore;
  • Non sottovalutare il rischio ed essere prudente: ad esempio, registrare le chiamate, fuori casa non fermarsi in luoghi isolati o appartati, non seguire sempre gli stessi itinerari;
  • Tenere un diario per riportare e poter ricordare gli eventi più importanti che potrebbero risultare utili in caso di denuncia;
  • Raccogliere “prove” sullo stalking di cui si è vittima: conservare eventuali lettere, sms o e-mail a contenuto offensivo o intimidatorio;
  • Tenere sempre a portata di mano un cellulare per chiamare in caso di emergenza un numero di pronto intervento.
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